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Giurisprudenza 43662/98 (06/03/2007)

Tipo: Sentenza

Autorità: Autorità europee: Corte europea dei diritti umani

Data: 06/03/2007

Oggetto: Giudizio per equa riparazione. Con la sentenza principale emanata il 17 maggio 2005, la CEDU aveva accertato che l'amministrazione si era appropriata del terreno dei ricorrenti a scapito delle norme disciplinanti il procedimento di esproprio e che i giudici italiani avevano ratificato il procedimento delle autorità amministrative in base al principio dell' espropriazione indiretta. La Corte all'unanimità aveva, pertanto, sancito la violazione dell'Articolo 1 del Protocollo n. 1 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e ritenuta insussistente la fase giudiziale di equa riparazione. Con la nuova sentenza la Corte rileva antigiuridicità nella normativa italiana in materia di esproprio, deduce la sussistenza di un gran numero di casi viziati da analoghe illegittimità, tutte suscettibili di numerosi ricorsi molto fondati. La Corte ha ritenuto pertanto che l'Italia deve adottare al riguardo provvedimenti generali, in forza dell'articolo 46 (efficacia obbligatoria ed esecuzione delle sentenze). La Corte indica parimenti quali sono i mezzi di riparazione integrale del danno subito da persone che, come i ricorrenti, sono vittime di esproprio intrinsecamente illecito.

Parti: Scordino e altri c/ Italia

Classificazione: Art. 17 Diritto di proprietà