Autorità: Corte Interamericana dei diritti umani

Data: 04/07/2007

Oggetto: Il caso ha origine da una domanda presentata dalla Commissione interamericana dei diritti dell’uomo contro la Colombia in relazione a fatti accaduti il primo febbraio 1988, allorché alcuni agenti dell’esercito colombiano violarono il domicilio del Sig. Germán Escué [Zapata], lo legarono, lo percossero e lo portarono via dalla sua abitazione, nei cui pressi fu ritrovato senza vita. La Corte ha riconosciuto la violazione dei diritti alla vita, all’integrità e alla libertà personale, e dei diritti all’inviolabilità del domicilio e alle garanzie ed alla protezione giurisdizionale, previsti rispettivamente dagli articoli 4, 5, 5.2, 7.1, 7.2, 11.2, 8.1 e 25.della Convenzione Americana dei diritti umani Lo Stato è tenuto ad accertare immediatamente i fatti al fine di punirne i colpevoli; a pubblicare, nel termine di sei mesi, un atto ufficiale nel quale riconosca pubblicamente le proprie responsabilità internazionali; deve inoltre prestare assistenza medico-psichiatrica ai familiari della vittima e risarcire i danni materiali e immateriali cagionati, nella misura indicata nella sentenza.

Parti: Escué Zapata c/ Colombia

Lingua Originale: Inglese

Classificazione: Dignità - Art. 2 Diritto alla vita - Art. 3 Integrità fisica e psichica - Libertà - Art. 6 Sicurezza - Art. 7 Domicilio - Giustizia - Art. 47 Diritto a un ricorso effettivo dinanzi a un giudice

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