Giurisprudenza C-617/10 (26/02/2013)
Tipo: Sentenza
Autorità: Autorità europee: Corte di giustizia dell’Unione europea
Data: 26/02/2013
Oggetto: La Corte, dopo aver precisato l’ambito di applicazione della Carta dei diritti, ha affermato che il principio del ne bis in idem non osta a che uno Stato membro imponga, per le medesime violazioni di obblighi dichiarativi in materia di IVA, una combinazione di sanzioni fiscali e penali. Solo qualora la sanzione fiscale sia di natura penale e sia divenuta definitiva ai sensi della Carta, il principio del ne bis in idem osta a che procedimenti penali per gli stessi fatti siano avviati nei confronti di una stessa persona. La Corte ha inoltre ricordato le conseguenze che il giudice nazionale deve trarre da un conflitto tra disposizioni nazionali e diritti garantiti dalla Carta, concludendo che il diritto del l’Unione osta ad una prassi giudiziaria che subordina l’obbligo, per il giudice nazionale, di disapplicare ogni disposizione in contrasto con un diritto fondamentale garantito dalla Carta a condizione che tale contrasto risulti chiaramente dal tenore della medesima o dalla relativa giurisprudenza, dal momento che essa priva il giudice nazionale del potere di valutare pienamente, se del caso con la collaborazione della Corte, la compatibilità di tale disposizione nazionale con la Carta medesima.
Parti: Åkerberg Fransson
Classificazione: Giustizia - Art. 50 Ne bis in idem
Testo