Giurisprudenza 35795/2002 (27/11/2007)
Tipo: Sentenza
Autorità: Autorità europee: Corte europea dei diritti umani
Data: 27/11/2007
Oggetto: Il ricorrente, Signor Asciutto Santo, è un cittadino italiano nato nel 1964. Condannato all’ergastolo per omicidio e altri delitti connessi all’attività di un’associazione criminale di tipo mafioso, egli è attualmente detenuto nel carcere di Terni (Regione Umbria - Italia). La vertenza concerneva in particolare i motivi di ricorso addotti dal ricorrente sul regime speciale di detenzione al quale era stato ed è sottoposto, regime che impone restrizioni in tutti i suoi contatti con l’ambiente esterno, nonché - e fra gli altri vincoli - la sua audizione in videoconferenza. Il ricorrente ha altresì censurato i ritardi nell’esame dei propri ricorsi avverso alcuni decreti ministeriali, così come il pregiudizio recato al suo diritto di vedere rispettata la corrispondenza privata. La Corte conclude all’unanimità per la violazione dell’ Articolo 6 § 1 (diritto ad un processo equo), a causa dei ritardi denunciati, e dell’ Articolo 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare), dichiarando irricevibili le ulteriori domande. La Corte afferma che le constatate e dichiarate violazioni rappresentano di per sé sufficiente riparazione equitativa del danno morale subito dal ricorrente, e liquida in suo favore la somma di Euro 3.000,00 a titolo di oneri legali e spese.
Parti: Asciutto c/ Italia
Classificazione: Libertà - Art. 7 Vita privata - Giustizia - Art. 47 Diritto a un ricorso effettivo dinanzi a un giudice