Home | Chi Siamo | Ricerca avanzata | Link Versione Italiana  English version  France version

 Europeanrights.eu

Osservatorio sul rispetto dei diritti fondamentali in Europa

  Ricerca avanzata

Giurisprudenza 16483/12 (15/12/2016)

Tipo: Sentenza

Autorità: Autorità europee: Corte europea dei diritti umani

Data: 15/12/2016

Oggetto: Sentenza di Grande Camera sulla detenzione di immigrati irregolari: il caso riguarda la detenzione in un centro di accoglienza a Lampedusa, quindi su alcune navi ancorate nel porto di Palermo e il rimpatrio in Tunisia, di migranti irregolari sbarcati sulle coste italiane nel 2011 nel quadro degli avvenimenti legati alle “primavere arabe”: la Corte ha osservato che la privazione della libertà dei ricorrenti, in assenza di un fondamento legale chiaro e comprensibile, violava il diritto alla sicurezza e non corrispondeva allo scopo di proteggere l’individuo contro l’arbitrio; il decreto di respingimento emesso dalle autorità italiane non conteneva alcun riferimento alla detenzione dei ricorrenti, ai suoi motivi giuridici e di fatto, né era stato loro trasmesso nel più breve tempo; inoltre il sistema giuridico italiano non offriva la possibilità di un ricorso che consentisse di ottenere una decisione giurisdizionale sulla legalità della privazione della libertà; la Corte ha peraltro deciso che le condizioni di detenzione nel centro di Lampedusa e nelle navi nel porto di Palermo non costituivano trattamenti inumani e degradanti; né era violato il divieto di espulsioni collettive: identificati due volte e stabilita la loro nazionalità, i ricorrenti hanno infatti avuto l’effettiva possibilità di opporsi all’espulsione; infine, la mancanza di effetto sospensivo del ricorso contro la decisione di allontanamento non costituiva una violazione dell’art.13 della Convenzione, poiché i ricorrenti non avevano indicato alcun rischio di tale violazione

Parti: Khlaifia e altri c. Italia

Classificazione: Libertà - Art. 6 Libertà - Sicurezza - Art. 19 Espulsione - Giustizia - Art. 47 Diritto a un ricorso effettivo dinanzi a un giudice