Giurisprudenza 52562/99 ; 52620/99 (11/01/2006)
Tipo: Sentenza
Autorità: Autorità europee: Corte europea dei diritti umani
Data: 11/01/2006
Oggetto: La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha stabilito il contenuto positivo e negativo del diritto alla libertà associativa fornendo, pertanto, un'interpretazione "autentica" dell'art. 11 della Convenzione. La vicenda ha riguardato la contestazione da parte dei ricorrenti di quelle clausole contrattuali (closed shop agreements) che disciplinano una sorta di "adesione e permanenza obbligatoria" nei sindacati o nelle associazioni di settore, consentendo, peraltro, al datore di lavoro di assumere i soli lavoratori che siano iscritti e continuino costantemente ad esserne parte . La clausola, pertanto, imponeva una forma coattiva di iscrizione associativa al fine di poter accedere ad un determinato lavoro/professione. La Corte ha osservato che non può essere imposta un'adesione obbligatoria o il diniego del libero recesso dalla stessa, perché queste due ipotesi sarebbero contrarie alla libertà di associazione di cui al citato art. 11 della Convenzione.
Parti: Sorensen and Rasmussen v. Denmark
Lingua Originale: Inglese
Classificazione: Art. 12 Libertà di riunione - Libertà di associazione - Art. 53 Livello di protezione
Testo
Segnalazioni: Efficacia della Carta
La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo richiama espliticamente, a conforto della decisione, gli artt. 12 e 53 della Carta di Nizza.