Giurisprudenza C-94/04 e C-202/04 (05/12/2006)
Tipo: Sentenza
Autorità: Autorità europee: Corte di Giustizia delle Comunità Europee
Data: 05/12/2006
Oggetto: La Grande Sezione della Corte di giustizia ha affermato che una normativa, come quella italiana, che approva, sulla base di un progetto elaborato da un ordine professionale, una tariffa minima per gli onorari degli avvocati, non si pone in contrasto con le norme comunitarie in materia di concorrenza. La Corte rinvia invece al giudice nazionale il compito di valutare se, nel caso di specie, tale normativa, comportando una restrizione alla libera prestazione dei servizi, sia giustificata da esigenze di tutela dei consumatori e di buona amministrazione della giustizia, e se risulti proporzionata a tali obiettivi
Parti: Cipolla c. Fazari e Macrino c. Meloni
Classificazione: Art. 15 Diritto di prestare servizi - Art. 16 Libertà d’impresa - Art. 38 Protezione dei consumatori - Art. 47 Giustizia: accesso
Testo
Segnalazioni: Per giustificare gli onorari minimi le parti avevano richiamato il principio dell'accesso alla giustizia e i diritti della difesa. Nelle proprie conclusioni l'Avvocato generale, pur ricordando che si tratta di principi generali del diritto comunitario previsti dall'art. 47 della Carta dei diritti fondamentali, non concorda con la posizione sostenuta dai ricorrenti. La Corte non risolve direttamente la questione, ma rinvia al giudice nazionale la valutazione circa la l'esistenza di esigenze imperative che giustificano una limitazione della libera circolazione dei servizi. Questa soluzione rischia tuttavia di sollevare un problema di uniforme interpretazione del diritto comunitario